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Vigilia

Sembrava così lontano, che non dovesse arrivare mai… E invece ci siamo, sono passati 7 mesi dagli 8 stent e le 20 angioplastiche e lunedì Giorgio torna in clinica per una nuova coronarografia. Di routine bien sur, mais quand meme… sempre di coronarografia si tratta. Ed e’ difficile non pensare a quelle 3 interminabili ore, alla paura e alla fatica dei giorni seguenti eccetera eccetera.
Ora che va tutto così meglio ce ne eravamo un po’ dimenticati, un po’ di sana rimozione aiuta il recupero, pare.
In casa quindi si respira una lieve tensione negli ultimi giorni. Be’ per quanto riguarda Giorgio e’ paura vera e propria, accompagnata da incubi che Freud non si degnerebbe nemmeno di interpretare tanto sono palesemente manifesti. Gli altri componenti invece ostentano tranquillità, ma non si sa come mai stanotte Cami e’ tornata a dormire a casa invece di fermarsi da Ale, Fra si è alzato alle 9 di mattina di sabato e a Marti e’ venuta un’improvvisa voglia di mare che le ha fatto rinunciare all’ultima sciata con gli amici a Bardo.
E io me ne sto qui, sul ponte di Wanetula leggendo una delle prime avventure dell’avvocato Guerrieri e ogni tanto alzo gli occhi e ringrazio Dio per questa giornata di primavera anticipata, per il sole, le onde e per tutte le fortune che abbiamo. E non credere che non me ne accorga, solo che a volte vado troppo di fretta per sottolinearlo… Ma so che martedì prossimo sarà uno di quei giorni in cui mi rendo conto di quale dono meraviglioso sia la nostra Vita!

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WE DID IT

Yes, we did it! Siamo saliti sull’aereo per il Jfk di New York nonostante tutto…. Ho controllato, il biglietto l’avevo comprato il 30 luglio, il giorno prima dell’operazione di Giorgio. Ancora non si sapeva che sarebbe stata così lunga e pericolosa e con conseguenze a lungo termine, ma in quel momento lui avrebbe acconsentito a qualunque richiesta pur di ingraziarsi gli dei, quindi mentre stavo per lasciarlo alla Cellini per tornare a casa a dormire ha ceduto: “Ok, andiamo a New York per il tuo compleanno”. Più tardi ha anche aggiunto “però che sia l’ultima volta!” Ma come, è sola la mia decima volta, sai quante me ne spettano ancora?! E così ho prenotato la nostra puntatina annuale nella (very)bigapple prima di sapere che Giorgio avrebbe avuto bisogno di cure e riposo nei mesi successivi… Ma il cardiologo ha detto sì, quindi eccoci qua, a bordo del lussuosisssssimo AZ qualcosa. Io ho rischiato di sabotarci l’altroieri, quando mi sono svegliata alle 4 di notte con un attacco di cistite fulminante, ma per fortuna avevo l’antibiotico a portata di mano (questa volta Giorgio non è nemmeno dovuto andare ad Imperia a cercare la farmacia notturna!) e quindi con la valigia carica di Ciproxin e fermenti sono allegramente partita. Giorgio è invece da 2 giorni che ha mal di stomaco, ma nemmeno questo ci ha fermato e ora lui mi sta già dormendo accanto dimostrando che le arterie nuove non hanno minimamente scalfitto la sua abitudine di addormentarsi appena appoggiate le chiappe sul sedile… e poi che sedile, vogliamo parlarne?!! Ieri mattina all’alba, mentre boccheggiavo a letto in attesa che l’antibiotico facesse effetto ho fatto il check in on line assicurandomi, alla modica cifra di 50 euro a cranio, i confort seats, cioè i sedili senza nessuno davanti dove ti puoi stravaccare a piacimento. Così appena Giorgio si è addormentato (quindi subito!) ho cominciato a studiare l’offerta del mitico airbus per farmi trascorrere piacevolmente le prossime 8 ore… quasi quasi faccio il roundtrip senza scendere!! Ci sono un’infinità di film da scegliere e cd a iosa. Ora mi faccio la playlist di brani da ascoltare e riascoltare – Giorgia e Christina Perri in pole position – mentre scelgo il film anzi I films perché ho intenzione di vederne almeno 3. Intanto Giorgino si è svegliato un attimo, giusto il tempo di seppellirsi sotto la copertina verde biliardo, ed è tornato a dormire. Neppure il tempo di offrirgli la mascherina… ma direi che non ce n’è bisogno. Nota di Giorgino: mentre io cerco di dormire la mia instancabile mogliettina multitasking scrive il post, mangia i taralli, controlla i film disponibili, beve la coca, ascolta la musica e mi infila le cuffie sulle orecchie …..

Sono così felice di essere sull’aereo per NY; ho avuto timori vari nei giorni precedenti, sono arrivata sino al punto di chiedermi se partire o meno e poi ho seguito il suggerimento della saggissima sorellina che mi ha ricordato:

la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e vide che non c’era nessuno

ed eccoci qui, per 4 meravigliosi giorni di vacanza. New York calling!!!!!!

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Vacanze

Dopo la seconda notte di Giorgino a casa posso dire che le cose vanno migliorando  -slowly but surely!- e che fra qualche giorno potremo raggiungere la nostra adorata Wanetula al porto degli Aregai. Certo non potremo mollare gli ormeggi perchè il cardiologo ha detto di non allontanarsi mai dalla terra ferma nel primo mese… ma la useremo come casetta galleggiante e come nido dove raggruppare tutti i nostri ragazzi momentaneamente sparpagliati per il mondo.

Cami è a Istanbul e ci manda sms entusiasti di quanto sia incantevole la città (buon sangue non mente!!), Fra è a Barcellona e non voleva più uscire dalla Sagrada Familia di cui si è innamorato all’istante, Marti invece è a Mentone. E’ andata come un soldatino entusiasta con il cugino di Giorgio che si è offerto di tenerla al mare con le sue due adorabili bimbe e nonostante Marti le abbia viste sì e no 5 volte in vita sua non vedeva l’ora di partire e adesso non vuole nemmeno perder tempo a parlarmi al telefono impegnata com’è tra bagni e fate… Quella bimba è proprio speciale! Martedì sera quando sono tornata a casa dall’operazione e le ho detto che papà non sarebbe rientrato subito a casa ha pianto disperata per 1 ora, nonostante io gliel’abbia messa nel migliore dei modi dicendo che così poteva dormire più a lungo nel mio letto. Sa perfettamente, senza che nessuno gliel’abbia detto a parole, quello che è successo e sa che la sua assenza può aiutare il babbo a riposare e a riprendersi prima.

La gioia di saperli in giro per il mondo, curiosi ed entusiasti è una delle più grandi soddisfazioni della mia vita; in fondo tutti quegli aerei all’alba e i km macinati in macchina sulle peggiori strade turche, nepalesi, cubane, messicane etc qualche semino dovevano pur lasciarlo!!!

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S. Calimero da Milano

Sarà per sempre il mio santo di riferimento il santo di oggi: Calimero! Mentre all’alba raggiungevo Giorgio in clinica prima dell’operazione l’ho sentito alla radio e ho deciso che era un segno del destino, per tutte le volte che l’abbiamo chiamato Calimero! Stamattina Giorgio ed io eravamo abbastanza tranquilli, certo non pensavamo che sarebbe andata cosi: invece della mezzora di routine della coronarografia intervento di 2 ore e mezza, con 20 angioplastiche e 8 stent inseriti. Quando il cardiologo mi ha chiamato dopo l’operazione per parlarmi e mi ha fatto sedere ho capito che ci doveva essere qualcosa di strano… Mi ha detto che mai e poi mai pensava di trovare una situazione tale, con arterie chiuse al 70, 80 e 90 % !Pare che fosse assolutamente imprevedibile data la asintomatologia del caso, comunque mi ha confortata dicendo che eravamo stati fortunatissimi ad arrivare in tempo, che l’operazione era stata particolarmente lunga e dolorosa per Giorgio, nonostante la morfina che gli hanno somministrato un paio di volte, ma che adesso si riprenderà benissimo seguendo le cure del caso. Insomma una vera botta di culo!

L’avevo detto io che todo depende….!

 

 

 

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